STEP #01 BIS

TRADUZIONE CURIOSITÀ


La traduzione del termine ‘teorema’ non varia significativamente tra le lingue europee, ma attenzione agli accenti del francese. Lo spagnolo, come spesso accade, varia dall’italiano soltanto per l’enfasi nella pronuncia.
                                     

CURIOSITÀ RIGUARDO LA LINGUA ARABA
La radice n-Z-r nell’arabo occupa diverse colonne del vocabolario: è molto prolifica di usi e significati. Come senso generale troviamo tra gli altri «aspettarsi», «attendersi», «prevedere» ma anche «vedere», «scrutare» anche nel senso di «osservare mentalmente».
C’è quindi una discreta corrispondenza fra l’etimologia greca e quella araba.

Una curiosità riguardo all’arabo è nel fatto che, sotto la stessa radice naZara, la seconda forma verbale esplicita i significati di «fare un paragone», «tracciare un parallelo tra una cosa ed un’altra». «confrontare due cose» – tutte modalità operative di chi ricerca e dimosta teoremi.

La terza forma ci fornisce altri strumenti di lavoro: «essere equivalente», «essere paragonabile», oltre ai verbi «discutere», «argomentare», «dibattere».
Ma la stessa forma verbale entra anche in modo più indiscreto nella psicologia del matematico ambizioso con significati come «competere», «gareggiare», «rivaleggiare».
Nella quarta forma verbale sotto questa radice troviamo anche il verbo tanZara che significa «concedere una dilazione»; altre forme più in giù nel lungo elenco ci dicono «aspettare il momento opportuno», «avere pazienza», «squadrare da capo a piedi», «chiedere a qualcuno un rinvio, una dilazione» 



STEP #01


DEFINIZIONE ED ETIMOLOGIA

IN AMBITO STORICO-CULTURALE

1. Nella cultura classica e medievale, la «visione» sensibile o intellettiva e il relativo oggetto, soprattutto nell’ambito dell’esperienza contemplativa; più generalmente, dottrina o insieme di dottrine proprie di un determinato ambito o di una determinata disciplina (spec. l’astrologia). In particolare, nell’etica, «modello» di comportamento, e, come tale, esempio da seguire.


IN AMBITO SCIENTIFICO

2. In matematica e nelle scienze deduttive, ogni enunciato (o formula o proprietà) che può essere dimostrato, cioè che può essere dedotto logicamente dagli enunciati primitivi, detti assiomi o postulati (scoprire e dimostrare teoremi rappresenta lo scopo fondamentale dell’attività matematica in quanto costituiscono la parte più significativa di una teoria). I teoremi prendono il nome, di solito, dal loro contenuto (t. dei seni, t. dei triangoli omologici, t. di esistenza e unicità, ecc.), dalla loro posizione in un ramo della matematica (t. fondamentale dell’algebra), dal loro scopritore, reale o presunto (t. di Pitagora, t. di Gödel); talvolta, un teorema va sotto il nome di corollario o di lemma (v. le rispettive voci). In un teorema si distinguono in genere l’ipotesi (proprietà che si suppongono valide fin dall’inizio) e la tesi (proprietà che s’intende dimostrare); si parla poi di t. invertibile, se, scambiando nell’enunciato l’ipotesi con la tesi, si ottiene un nuovo teorema (t. inverso).


IN AMBITO GIORNALISTICO

3. Per estensione,nel linguaggio giornalistico, il termine è usato, in genere insieme al nome di chi l’ha formulata, per indicare un’argomentazione teorica che, poggiando su ipotesi più o meno valide (talora anche sulla testimonianza di criminali o terroristi pentiti), individua, o pretende di individuare, ove l’uso del termine assuma connotazione polemica, una rete di collegamenti tra episodi criminosi apparentemente irrelati: l’inchiesta ha fatto crollare il t. del complotto.




Fonti:
http://www.treccani.it/vocabolario/teorema/
https://www.etimo.it/?term=Teorema&find=

STEP #25

DIALOGO In rifermento alla serie tv dello  step #22 ... Ore 03:14 del mattino di una mite primavera alle porte: Marcus e Josh sono ormai u...