STEP #22

SERIE TV:

 'IL GIOCO DEL RISCATTO'

Episodio 1: 'Il vuoto'

Marcus, dopo essersi laureato al Trinity College di Cambridge, aveva un futuro fiorente davanti a sé: una mente brillante, la passione per il basket e una futura moglie fantastica al suo fianco.

Dopo un tragico incidente aereo, Jenny, la futura sposa, perse la vita e tutto il suo mondo gli crollò addosso.

Marcus cadde in uno stato di depressione apparentemente senza fine; si allontanò da tutte quelle cose che una volta lo rendevano felice e che, soprattutto, gli ricordavano la vita insieme alla ragazza.

Episodio 2: 'Mettersi in gioco'

Josh, migliore amico ed ex compagno di basket di Marcus, cercò di aiutarlo in tutti i modi, inizialmente senza successo.

Per tirargli su il morale, Josh lo convinse ad andare con lui nella palestra dove faceva l'allenatore, e lì gli venne un'idea brillante: chiedere a Marcus di dargli una mano nello scouting di nuovi talenti per vincere il campionato di NBA.

La squadra aveva perso recentemente molti giocatori, a causa delle difficoltà economiche della società, e aveva urgente bisogno di nuovi talenti per evitare la rovina.

Marcus, durante la sua carriera universitaria, era noto per riuscire a conciliare genialmente le scienze matematiche e lo sport.

La proposta di Josh gli ricordava la sua vita prima della morte di Jenny e non sapeva se sarebbe riuscito a sopportare tutto questo, ma ci provò comunque.

Episodio 3: 'Il teorema'

Marcus riuscì ad elaborare un software per lo scouting dei giocatori, basato su un teorema da lui sviluppato per la tesi di laurea, ma mai applicato. Insieme a Josh passò giorno e notte a studiare ogni dettaglio, grazie ad analisi statistiche computerizzate e ricercando giocatori ormai dimenticati dal mondo del basket, ma dotati di potenzialità nascoste.

In poco tempo i due trovarono tutti i giocatori per formare la 'squadra perfetta'.

Dopo tanto duro lavoro, il campionato si concluse nel meglio dei modi e i ragazzi riuscirono ad ottenere la tanto desiderata vittoria, nonostante le aspettative deludenti di tutto il mondo del basket.

L'idea che la matematica e il calcolo razionale siano due strumenti utili per applicazioni pratiche (come lo sport, apparentemente lontano dal mondo dei calcoli) fece diventare Marcus molto celebre.

Il ragazzo divenne uno dei più famosi scout manager nel mondo del basket.

STEP #21

Morale scientifica o

scienza come verità morale?

Nella cultura classica e medievale, il concetto di teorema dal punto di vista etico, è definito come «modello» di comportamento, e, come tale, esempio da seguire.

Spesso, nell’ultima metà del XIX secolo, si è sognato di creare una morale scientifica. Non ci si accontentava di vantare le virtù educative della scienza, i vantaggi che l’animo umano ricava per il proprio perfezionamento dal guardare in faccia la verità; si contava sul fatto che la scienza mettesse le verità morali al di sopra di ogni contestazione, così come ha fatto per i teoremi di matematica e per le leggi enunciate dai fisici.

La scienza ci mette costantemente in relazione con qualcosa di più grande di noi; ci offre uno spettacolo sempre nuovo e sempre più vasto: dietro le cose più grandi che ci mostra, ci fa indovinare qualcosa di ancora più grande. Questo spettacolo è per noi fonte di gioia, una gioia nella quale ci dimentichiamo di noi stessi, ed è per questo motivo che essa è moralmente sana.

Chi ha apprezzato, chi ha visto, anche solo da lontano, la splendida armonia dei teoremi applicati in natura, è sicuramente meglio disposto di altri a fare poco caso ai propri piccoli interessi egoistici; costui avrà un ideale che amerà più di se stesso, e questo è il solo terreno su cui si possa costruire un’etica. Per il suo ideale, egli lavorerà senza risparmiarsi e senza aspettarsi alcuna delle ricompense grossolane che invece per altri uomini sono tutto ciò che conta.

Non esiste, né mai esisterà, una morale scientifica nel senso proprio del termine; tuttavia la scienza, con i suoi teoremi, le sue leggi e princìpi può essere, indirettamente, di aiuto alla morale; la scienza largamente intesa non può che servirla; solo la mezza scienza è qualcosa di temibile.