COVID-19: Teorema della soglia di Kendall
Se
in una popolazione “non finita” ogni soggetto infetto contagia
mediamente più soggetti il numero di nuovi infetti nell’unità di
tempo crescerà in modo esponenziale. Se invece ogni soggetto infetto
arriva mediamente a contagiarne un solo allora il numero di infetti
rimane costante nel tempo. Se infine ogni soggetto contagia
mediamente meno di un soggetto, il numero di infetti decresce e
l’epidemia, seppur magari lentamente, si estingue.
I
calcoli sui dati dell’epidemia da corona virus sembrano indicare
che ogni infetto abbia mediamente contagiato tra i due ed i tre
individui e se la situazione rimane questa il trend del numero di
infetti non potrà che essere esponenziale. E’ quindi evidente che
l’azione di contenimento deve operare nel tentativo di ridurre il
numero di contagi prodotto da ogni soggetti infetto; la dinamica è
ben descritta nei modelli SIR.
Il modello S.I.R.
In
una popolazione P,
prima che l’epidemia abbia inizio, ci possono essere dei soggetti
ns,
cioè non suscettibili ad esser contagiati da un determinato agente
infettivo, e dei soggetti s0,
cioè suscettibili al contagio nel momento in cui l’epidemia
dovesse iniziare.
La
misura più efficace sarebbe allora quella di cercare di aumentare il
rapporto ∑(ns)
/∑(s0),
cioè tra tutti i soggetti non suscettibili e tutti i suscettibili, che può essere espresso così:
nS/S0.
Questo lo si potrebbe fare con un vaccino, ma purtroppo nel caso del
Covid-19 non è ancora disponibile e probabilmente non lo sarà a
breve.
PER LEGGERE L'ARTICOLO: https://www.epiprev.it/come-far-di-conto-una-epidemia
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